Ducati Supersport 939: Top o Flop?

La saga delle Supersport cessò nel 2007 con la produzione della seconda serie, che ricordava nelle forme la Supermono, ed era denominata “Terblanche” dal nome del designer di entrambe le moto. La denominazione serviva per identificarla immediatamente dalla prima serie, quella che nell’immaginario collettivo è la vera Supersport Ducati: la “faro quadro”. Le caratteristiche distintive, per entrambe le serie, erano date dal motore Desmo a 2 valvole raffreddato ad aria, il telaio a traliccio e lo scarico sdoppiato presente su entrambi i lati. Le Supersport erano l’incarnazione della moto all’italiana: sportiva, ma non estrema ma non per questo comoda. Rude e pura.
Dopo 10 lunghi anni d’attesa, in cui i puristi del marchio hanno atteso il suo ritorno, quest’anno Ducati ha riproposto la sua Supersport in chiave moderna. Presentata in anteprima per i ducatisti accorsi al WDW 2016, ha subito suscitato commenti contrastanti tra i fans del marchio. C’è chi la considera un Monster “vestito” e chi ne apprezza la modernità stilistica che strizza l’occhio alle forme della supersportiva di famiglia. I tempi cambiano e con loro le esigenze dei clienti, così la nuova Supersport abbandona il “vecchio” due valvole raffreddato ad aria per l’unità più moderna a 4 valvole raffreddato a liquido già utilizzato sulla famiglia Hypermotard. Cambia radicalmente anche la filosofia di base che  passa da sportiva rude, a una sportività più comoda o come si usa oggi: più user friendly.
Qualcuno la considera più l’evoluzione della famiglia ST, essendosi imborghesita, senza considerare che le moto come gli altri oggetti seguono le tendenze della società, offrendo quello che il mercato chiede. Non si fanno grandi numeri producendo modelli di nicchia fuori dal contesto sociale. Ma a conti fatti, come sta comportandosi nelle vendite? La nuova Supersport si trova al ventinovesimo posto, della top 100, con 316 unità immatricolate ed è la quinta Ducati più venduta. Meglio di qualsiasi modello Monster, caposaldo del listino Ducati, ma peggio della “piccola” Multi introdotta anche lei quest’anno. In pratica la Supersport, non avendo delle dirette avversarie dalle marche concorrenti, si è scontrata sul mercato con la “crossover” di famiglia perdendo il confronto perché attualmente quello è il segmento di riferimento, come testimoniano le tre moto più vendute in Italia.

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